Uso di Google Analytics dichiarato illecito in Italia.

Dopo le interpretazioni elaborate dai Garanti austriaci e francesi anche il Garante della Privacy italiano ha espresso una posizione sull’utilizzo di Google Analytics dichiarandolo illecito in Italia.

Come chiaramente visibile qui sul sito del GPDP, il Garante ha vietato l’utilizzo di Google Analytics all’interno dei siti web recitando:

<< i gestori dei siti web che utilizzano GA raccolgono, mediante cookie, informazioni sulle interazioni degli utenti con i predetti siti, le singole pagine visitate e i servizi proposti. Tra i molteplici dati raccolti, indirizzo IP del dispositivo dell’utente e informazioni relative al browser, al sistema operativo, alla risoluzione dello schermo, alla lingua selezionata, nonché data e ora della visita al sito web. Tali informazioni sono risultate oggetto di trasferimento verso gli Stati Uniti.>>

Gli Stati Uniti sono considerati un paese con un livello di protezione dei dati degli utenti non adeguato. In particolar modo l’indirizzo IP che è considerato dato personale. Google Analytics consente di troncare il dato in questione dalla versione GA4, ma non risulterebbe ad ogni modo anonimo considerata la capacità di Google di arricchirlo di altri dati di cui è in possesso.

Il Garante ha attivato una serie di accertamenti dopo che, a partire dall’agosto 2020, ha ricevuto alcune segnalazioni da utenti visitatori e ha ammonito la società Caffeina Media Srl che gestisce un sito web stile magazine invitandola ad adeguare il trasferimento dei dati secondo il GDPR entro 90 gg.

L’autorità ha richiamato l’attenzione su tutti i gestori di siti web, pubblici e privati, nonché i titolari del trattamento a verificare la conformità sulle modalità di gestione dei cookie e dei sistemi di tracciamento dei dati in particolar modo Google Analytics.

Cosa fare ora quindi che Google Analytics è stato dichiarato illecito in Italia?

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