Il nuovo DPCM ha riconfermato l‘importanza della didattica a distanza nella sua nuova versione: la didattica digitale integrata. Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Il Covid ha messo in stand-by i sistemi educativi italiani (e non solo) e la nostra socialità di contatto, ma non ha eliminato la necessità di una relazione educativa tra docenti e studenti. Proprio quest’ultimi sono coloro che hanno pagato il prezzo più grosso, trovandosi a rinunciare a socialità, interazione e coinvolgimento. La didattica a distanza ha rivestito un ruolo fondamentale per cercare di arginare la solitudine.
Dalla DAD alla DDI.
Nei mesi di lockdown, la DAD (didattica a distanza) ha sostituito la didattica tradizionale, portando tecnologia e piattaforme digitali in un settore ancora legato a schermi tradizionali. Oggi la DAD assume una nuova forma: quella della DDI. La Didattica digitale integrata è pensata proprio per fare in modo che socialità e lezioni online convivano in un nuovo approccio educativo.
La didattica digitale integrata, che sarà obbligatoria fino al 3 dicembre per le scuole superiori e per le classi di seconda e terza media in quelle regioni con elevato tasso di contagio, porta con sé diversi vantaggi.
Superamento limiti della presenza, riduzione costi e personalizzazione.
La didattica a distanza permette di superare i limiti posti dall’assenza di un luogo fisico. La formazione attraverso le nuove tecnologie consente di partecipare alle lezioni da qualsiasi luogo, con l’unico vincolo di disporre di una connessione efficace. La didattica digitale permette inoltre, la partecipazione di un numero superiore di docenti e studenti. Azzerare gli spostamenti significa inoltre, ridurre i costi complessivi.
L’impiego di strumenti tecnologici, favorisce anche un elevato livello di personalizzazione della didattica. Se in passato le modalità di formazione online potevano risultare complesse e meno interattive, oggi l’introduzione di piattaforme digitali intuitive e user-friendly ha consentito il superamento di questo limite. Le lezioni online sono molto più simili a quelle in presenza.
Live chat, monitor e lavagne interattive, materiale didattico consultabile su piattaforme online e strumenti tecnologici rendono la formazione accessibile a molti. Occupati a tempo pieno, persone che abitano in luoghi poco accessibili e tutti quegli utenti che non riescono a frequentare le lezioni in aula, possono accedere ai contenuti in un secondo momento. Le lezioni erogate a distanza sono fruibili sempre e da qualsiasi dispositivo (smartphone, computer e tablet).
È evidente dunque, che l’emergenza sanitaria degli ultimi mesi abbia dato un’accelerata enorme alla didattica a distanza. I cambiamenti sono stati veloci e importanti e le nuove tecnologie rappresentano le migliori alleate in questa fase di trasformazione. La didattica in presenza non ha perso di certo importanza, ma metodi, funzionalità, flessibilità e qualità raggiunte dall’e-learning sono stati in grado di rendere più efficace l’apprendimento.
E se ti dicessimo che la virtual reality è la nuova frontiera della didattica a distanza?