Il ruolo della tecnologia durante l’emergenza

Tecnologia emergenza sanitaria

L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha modificato radicalmente la nostra quotidianità. Al centro di tutto c’è la tecnologia e il suo ruolo di alleato strategico per rispondere alle esigenze attuali.

Diverse sono le realtà tecnologiche che hanno messo a disposizione le proprie competenze e esperienze per aiutare ricerca e arginare l’emergenza sanitaria. In Cina ad esempio, le aziende Alibaba e Tencent hanno sviluppato un sistema di classificazione sanitaria basato su QR code colorati. Solo le persone alle quali è assegnato un codice verde, che attesta l’assenza di contagio, possono muoversi sul suolo pubblico, mostrando il loro “lascia passare” alle autorità designate al controllo.  

Per quanto riguarda invece l’Italia e in generale l’Europa, non sono ancora stati definiti gli strumenti ufficiali da adottare per il monitoraggio dei contagi. Il Ministero dell’Innovazione italiano, in collaborazione con quello della Salute e con l’Istituto Superiore di Sanità, sta selezionando le «migliori soluzioni digitali disponibili sul mercato per app di telemedicina e strumenti di analisi dati». Lo scopo è quello di coordinare l’utilizzo di soluzioni tecnologiche finalizzate a monitorare e contrastare la diffusione del COVID-19.

Il progetto CERCACOVID di Regione Lombardia ad esempio, sviluppato in collaborazione con medici e ricercatori dell’Ospedale San Matteo e dell’Università degli Studi di Pavia, è solo al suo primo step: l’app AllertaLOM. L’applicazione disponibile su Google Play e Apple store, crea una mappa sul rischio di contagio attraverso questionari inviati agli utenti. I dati sono costantemente aggiornati per avere un quadro il più possibile attendibile.

Ancora una volta i big data al centro dell’attività di prevenzione.

I big data sono alla base anche delle applicazioni “saltacoda”, adottate da alcuni supermercati per evitare gli assembramenti. È il caso di Esselunga con Ufirst, una piattaforma per eliminare le code che rientra nell’iniziativa “Solidarietà digitale” proposta dal Ministero dell’Innovazione. Anche Coop ha intrapreso questa strada, grazie all’app Cod@casa.

In tema di big data le proposte in fase di valutazione sono diverse. La sfida più grande infatti, è allineare queste applicazioni alle norme relative alla tutela della privacy.

La soluzione a questo problema potrebbe essere l’utilizzo del bluetooth.  Il Bluetooth infatti, è un tipo di comunicazione che avviene direttamente fra telefoni che sono nelle vicinanze. Il suo funzionamento permette di creare un sistema decentralizzato e con una tutela della privacy maggiore rispetto alluso del GPS.

Tra le app con questo funzionamento c’è Private Kit.

Private Kit, progettata al MIT, Institute of Technology di Boston è un programma applicativo, sviluppato da un gruppo di epidemiologi, ingegneri, data scientist, esperti di privacy digitale, professori e ricercatori di rinomate istituzioni.

L’applicazione, una volta scaricata sullo smartphone, registra la posizione dell’utente e, ogni 5 minuti, aggiorna queste informazioni, salvandole nella memoria del cellulare. Questi dati, non accessibili ad altri finché il proprietario dello smartphone non dà il consenso, permettono di risalire alle persone con cui siamo entrati in contatto negli ultimi quattordici giorni, arginando così la propagazione del virus, nel caso in cui un utente risultasse positivo.

Ma anche i robot diventano fondamentali per prevenire il contagio.

La Cina apre la strada all’impiego dei robot per la riduzione del pericolo di contagio: dalla preparazione dei pasti negli ospedali ai camerieri nei ristoranti, dalla disinfezione delle strade alla distribuzione di cibo nei quartieri più poveri.

I robot vengono impiegati anche per monitorare l’ambiente circostante, evidenziare eventuali assembramenti, comunicare direttive che invitano le persone a mantenere il distanziamento. E’ questo il caso di Spot, il robot per il distanziamento sociale, lanciato in via sperimentale nel territorio di Singapore.

La tecnologia dunque, diventa il punto di partenza per affrontare l’attuale emergenza sanitaria. Vuoi saperne di più? Contattaci.

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